Una piccola carezza…
Quando si arriva a una certa età, le cose che sempre si sono viste in un certo modo iniziano a vedersi diversamente. A volte, la scala dei valori viene totalmente travolta e le situazioni che all’inizio si presentavano pienamente bianche o nere, ora le vediamo di un grigio fluttuanti sul chiaro-scuro. Adesso a volte, un giudizio presenta certi dubbi quando prima si presentava in modo sicuro, senza dubbi. Invece certi valori, alcune credenze, con il passare degli anni, vengono affermati. Si potrebbe dire che si tratta della grandiosa evoluzione del pensiero umano portato al singolo. Ma questo è un concetto molto alto, non è intenzione di questo articolo parlare di filosofia del pensiero nemmeno sarei in grado di farlo; piuttosto vorrei scrivere alcune righe su come ci troviamo a vedere giorno dopo giorno le situazione che si presentano e che, tentiamo di risolvere con un mix di sentimento, esperienza, giudizio, in fine, come possiamo.
E’ l’età che ci permette mutare un giudizio? Sono gli anni vissuti che ci danno sicurezza su una affermazione? O sarà il sentimento, che ci accompagna nel momento del nostro giudizio, a determinare le quantità di nero e bianco a formare la nostra scala di valore? Certamente, il miglior giudizio sarà quello senza influenza di sentimenti ma noi, singole persone, siamo fatti anche di sentimenti. Se il sentimento è il succedersi nel tempo di una risposta ad un fatto che ha colpito la nostra mente in un momento o piuttosto l’eco di una emozione vissuta fortemente allora, i nostri giudizi saranno il risultato delle esperienze passate e sicuramente l’età non sarà determinante in questo aspetto.
Quanto può essere importante una carezza ricevuta ogni giorno? Quanto può essere importante per il nostro giudizio essere baciati ogni giorno? O avere un’espressione di affetto nei nostri confronti?O anche di poter noi stessi a dare una carezza o baciare un’altra persona. Queste piccole emozioni quotidiane, alimentano positivamente il nostro giudizio spazzando via paure e odio che minano nostro pensiero. E’ molto importante poter darsi piccole dosi di emozioni positive tutti i giorni della nostra vita, e così costruirsi un più sano giudizio delle cose che ci accadono.
Siamo capaci di capire se ci mancano questi affetti? Quando il bisogno di più denaro prende il sopravvento della giornata, quando l’avidità di potere guida le nostre decisioni e uno shopping sfrenato non riesce a colmare le nostre ansie, allora abbiamo un giudizio malato, un giudizio che si vede nell’insieme della società. E la società malata non è altro che molta gente che ha dimenticato di fare una carezza, ricevere un bacio o chiedere con affetto qualcosa. In questo modo la scala dei valori gira subito sul nero portandoci a mostrare il nostro lato peggiore, la violenza che copre la nostra paura e l’ignoranza che alimenta il nostro odio. C’è sempre bisogno di una carezza, anche quando saremo vecchi avremo bisogno degli affetti per non temere di perdere il sano giudizio. Credo che dobbiamo cominciare dalle piccole cose, quelle cose che non hanno bisogno di fabbriche, di bruciare combustibile, di consumare risorse naturali o di fregare altre persone per godercele. Quando permetteremo che piccole cose colpiscano positivamente il nostro essere, saremmo in grado di avere una società di sano giudizio ed una equilibrata partecipazione e ricompensa dei singoli che la formano.